Modulo autocertificazione "Residenza"
In questa pagina proponiamo un modello di autocertificazione di Residenza da compilare e stampare.
Si tratta di un modulo editabile direttamente dall'interfaccia inedita che lo Studio Notarile Falcinelli mette a disposizione sul suo sito.
Il dichiarante può firmare il documento tramite l'apposita area di firma. La firma non necessita di essere autenticata.
Una volta compilata online l'autocertificazione di Residenza si può visualizzare l'anteprima e scaricre il certificato in PDF che può essere salvato sul proprio dispositivo, inviato per email oppure stampato. Si ricorda che non è necessario applicare marca da bollo.
Autocertificazione Residenza
Quando un cittadino ha la necessità di attestare la propria residenza, in molti casi può utilizzare un’autocertificazione.
Questo documento sostituisce il certificato di residenza che viene rilasciato dagli uffici dell’anagrafe del comune e ha validità per sei mesi, pari a quella del certificato di residenza.
L’autocertificazione di residenza può essere usata da
-Cittadini italiani
-Cittadini di Paesi che fanno parte dell’Unione Europea
-Cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno valido.
L’autocertificazione di residenza può essere utilizzata
-Nei rapporti con tutte le Amministrazioni Pubbliche, come scuole, uffici comunali, Prefettura e Camera di Commercio.
-Nei rapporti con i gestori di pubblici servizi, come Enel
Secondo quanto stabilito dalla legge, questi soggetti sono infatti obbligati a accettare l’autocertificazione di residenza. Possono poi, eventualmente, effettuare una verifica sui dati che sono stati dichiarati.
-Nei rapporti con le aziende private. Infatti, mentre prima le autocertificazioni risultavano possibili solo verso i privati che vi acconsentivano, come era previsto dall’art. 2 DPR n. 445/2000, adesso, dopo l’entrata in vigore del Decreto Legge n. 76/2020, convertito con Legge n. 120/2020, allo stesso art. 2 è stata soppressa la condizione del consenso dei privati destinatari dei documenti, aprendo così ad un obbligo generalizzato di accettare le autocertificazioni..
Ricordiamo che presentando l’autocertificazione di residenza, il dichiarante si assume tutte le responsabilità di quanto dichiarato, dal punto di vista civile e penale, secondo quando previsto dall’art. 76 del DPR 445/2000.
Inoltre, se la Pubblica Amministrazione, in seguito a controllo, verifica che i dati contenuti nell’autocertificazione non sono veritieri, il dichiarante decade dai benefici eventualmente ottenuti sulla base della dichiarazione falsa.
A questo proposito, è importante ricordare che, secondo quanto previsto dall’art. 483 c.p., chiunque attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità, è punito fino a due anni di reclusione. Nel caso in cui la dichiarazione sia relativa a atti dello stato civile, la reclusione non può comunque essere inferiore ai tre mesi.
Il reato può però essere considerato tale solamente nel caso in cui il soggetto abbia commesso il fatto consapevolmente, cioè sapendo che quanto dichiarato nell’autocertificazione non corrisponde a verità.
Allo stesso modo, è importante sapere che un dipendente della Pubblica Amministrazione che non accetta l’autocertificazione che viene presentata commette una violazione dei doveri d’ufficio e può quindi essere sanzionato. A questo proposito, il cittadino che si è visto rifiutare l’autocertificazione di residenza deve richiedere con un documento scritto al pubblico ufficiale o al funzionario dell’ufficio pubblico i motivi del mancato accoglimento del documento e deve segnalare gli estremi della pratica al Comitato Provinciale della Pubblica Amministrazione presso la Prefettura del luogo in cui è stata rifiutata l’autocertificazione e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dip. Funzione Pubblica – Roma.
Allo stesso modo, è possibile scrivere l’autocertificazione di residenza storica, documento che attesta tutti i cambi di indirizzo, con relative date, effettuati da un soggetto all’interno di uno specifico territorio comunale. Mentre il certificato di residenza attesta l’attuale residenza del cittadino, lo storico si riferisce quindi ai cambiamenti di residenza che si sono verificati nel tempo.
Responsabilità per l’autocertificazione
La persona che dichiara si assume la responsabilità civile e penale di quanto dichiarato nella dichiarazione, e che in caso di falsa dichiarazione, ci sono delle sanzioni. D’altra parte, il dichiarante che presenta un’autocertificazione falsa perderà i benefici ottenuti attraverso di essa.